Roma anni zero. Cronache dal municipio ribelle
«In queste pagine troverete molta politica. La politica che lotta per difendere il bene collettivo: a volte riuscendoci, a volte no, ma cercando sempre di farlo. La politica che non si lascia fermare da un presunto impossibile, che non si rassegna all’irrilevanza, ma forza i limiti, rompe le gabbie, esplora l’inedito, scopre, inventa, sperimenta, scava come le talpe e assalta il cielo». Nel primo decennio del secolo c’è stato a Roma un Municipio che ha imperversato con le sue speri-colate iniziative politiche, tra lotte, conflitti e slanci appassionati. Ha requisito interi palazzi per metterci dentro centinaia di famiglie senza casa. Ha per primo in Italia autorizzato le unioni civili e raccolto migliaia di testamenti biologici. Ha impedito speculazioni im-mobiliari e cementificazioni selvagge. Ha recuperato la memoria antifascista del rastrellamento del Quadraro. Ha liberato il Parco degli Acquedotti da abusivismi e spacciatori. Ha disseminato il terri-torio di concerti, festival teatrali e arene cinematografiche. Ha riconvertito per utilizzi sociali decine di immobili abbandonati. Ha trasformato le occupazioni abitative in case d’accoglienza per sfrattati. Ha promosso cooperative di lavoro e realizzato progetti per disabili e sventurati vari. Ha aperto am-bulatori popolari, servizi sociali autogestiti, biblioteche e centri culturali. Un’esperienza unica nel panorama romano, forse irripetibile. Prefazione di Fausto Bertinotti.
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