Finché abbiamo potuto
Eve Friedman è una drammaturga ottantatreenne che vive da sola in un caotico appartamento nel cuore di Manhattan. Le cosce di pollo in vendita, i ricordi dell'infanzia che la assalgono in piscina e le conversazioni notturne con il portiere del suo palazzo sono sufficienti renderle sopportabili le giornate. Tuttavia, quando incontra accidentalmente Jorge, un giovane straniero che si è trasferito a New York per affermarsi come sceneggiatore, il suo mondo vacilla inaspettatamente. Durante la loro stretta relazione, l'anziana dovrà affrontare una solitudine diversa da quella che aveva conosciuto fino a quel momento, e la graduale ma inesorabile perdita del suo dono più prezioso: le parole. Un romanzo intimo e tenero che abbraccia apertamente e con una scrittura pulita e matura temi complessi come l'amicizia intergenerazionale, la senilità e la morte.