In America

Nel suo nuovo, più intrepido e forse più ambizioso romanzo, Susan Sontag ci offre un caleidoscopico ritratto dell'America alle soglie della modernità, ci racconta un paese colto nella sua 'età dell'innocenza'. E come già aveva fatto nell'"Amante del vulcano", prende spunto da una vicenda del passato per ricreare un mondo ricco di echi e riflessi nel presente.1876: un gruppo di polacchi guidato da Maryna Zaljvowska, l'attrice più famosa del paese, si trasferisce in California per fondare una comune agricola che si ispira alle utopie del filosofo francese Charles Fourier. Maryna ha rinunciato alla carriera e al successo per lanciarsi in questa impresa, e oltre al giovane figlio e al marito, un aristocratico in rotta con la famiglia, ha coinvolto tutto il suo entourage, fra cui un giovane scrittore da tempo innamorato di lei. Di fronte a loro si apre il grande West non ancora conquistato, una terra dal sapore esotico, immagine di un'America che è sogno e possibilità, futuro, speranza, innovazione. Ma la realtà è molto più complessa e l'esperimento fallisce: la comune si disgrega e molti dei fondatori fanno ritorno in Europa. Non Maryna, però, che decide coraggiosamente di restare e - divenuta Marina Zalenska - si costruisce una nuova, ancor più trionfale carriera sui palcoscenici americani. Divenuta una diva non meno celebre di Sarah Bernhardt, formerà una propria compagnia e girerà l'America su un treno privato, infilando una stagione di successi dopo l'altra, fino a recitare con il mitico Edwin Booth, il più grande attore americano dell'epoca.Romanzo avvincente e spettacolare, costruito intorno a una palpitante figura femminile, "In America" è il racconto di ciò che Henry James ha definito 'il complesso destino' dell'essere americano. E' la 'conquista dell'America' da parte di una donna che cerca con onestà la propria realizzazione, sempre fedele a se stessa, alla sua indipendenza e alla sua libertà.