Il re «Lazzarone»

Ferdinando IV (1751-1824) viene incoronato re di Napoli a soli otto anni, quando il padre, Carlo III di Borbone, diviene re di Spagna. Di temperamento semplice, Ferdinando cresce dedicandosi all'ozio e agli svaghi. Per i suoi comportamenti decisamente poco regali - arriverà addirittura a travestirsi da pescatore per mescolarsi liberamente al popolo - è adorato dai sudditi, ma denigrato dalla critica antiborbonica, interessata ad accentuarne le leggerezze piuttosto che le virtù. Ferdinando infatti non è solo un sovrano tollerante e generoso, ma si rende anche artefice di provvedimenti filantropici di rilievo, come la realizzazione dell'Opificio delle sete di San Leucio. In queste pagine Giuseppe Campolieti ci accompagna con spirito di narratore attraverso i tormentati e avventurosi sessantasei anni di regno del "re Lazzarone", ricostruendo la colorita vita di corte napoletana e gettando nuova luce, grazie anche a diari privati e corrispondenze, su un sovrano spesso ingiustamente denigrato.