Masaniello. Trionfo e caduta del celebre capopopolo nella Napoli del Seicento

La vicenda di Tommaso Aniello d'Amalfi, detto Masaniello, 'esplode' il 7 luglio 1647, quando l'umile pescivendolo diventa interlocutore del viceré spagnolo di Napoli. La repentina ascesa del capopopolo era in realtà solo il capitolo finale di una fitta trama cospirativa tessuta per anni da Giulio Genoino, ambiguo personaggio portavoce della secolare protesta contro il fiscalismo e la corruzione dell'amministrazione spagnola. Fu Genoino dunque a scegliere Masaniello come primo attore dell'intera rappresentazione, ma il gioco si rivelò più grande dei suoi autori. Il 'lazzaro' Masaniello, ubriacato dal potere, commise infatti crudeltà e insensatezze tali da offrire l'alibi ai suoi nemici per farlo assassinare, mentre la rivolta venne rapidamente soffocata in un bagno di sangue che travolse popolari, nobili e viceré. In questo volume, basato soprattutto su fonti coeve, Giuseppe Campolieti ricostruisce in una biografia esemplare la vicenda di Masaniello, dagli anni oscuri a quei dieci giorni di trionfo e tragedia, ricomponendo sullo sfondo un magistrale affresco della Napoli seicentesca.