L'anima e l'economia

Costretta a "modellucci accademico-matematici che deliziano gli economisti delle università" o consegnata all'aridità degli indici di Borsa di cui quotidianamente ci informano i giornali, l'economia pare essere ormai solo una "tecnica espressiva volta a persuadere; in quanto retorica viene usata per dimostrare tutto e il contrario di tutto". Ciò che l'economia sembra aver perduto, afflitta da un'immaginazione impoverita, è il legame che intrattiene con l'azione e con la volontà, con la Storia e con la Natura. Attraverso una raccolta di scritti nati dall'occasione, "L'anima e l'economia" si rivela sapientemente orchestrato intorno a questo proposito, che lo percorre come un leitmotiv: "lasciare l'economia com'è nella vita di ognuno; multiforme volontà che respira slanci e paure, e confonde l'anima". Fedele al suo intendimento, Geminello Alvi compone una sorta di moderno Zibaldone, in cui la riflessione sull'attualità si alterna alla digressione letteraria e l'analisi statistica si concilia con la filosofia. Incursioni rivelatrici sugli scenari politici ed economici di Cina e Stati Uniti; letture profonde e originali di classici dell'economia (Keynes, Smith) o di autori troppo trascurati (von Hayek, Sombart); recensioni a libri 'fuori corso', ostentatamente inattuali; brillanti rievocazioni di grandi miti letterari (il "Faust" di Goethe, Prometeo); ritratti semicomici di famosi intellettuali (Pessoa, Keynes, Stirner), colti nella prosaica quotidianità delle loro sfortunate imprese economiche; meditazioni non sempre allegre sull'Italia, sulla sua anima prodiga o parsimoniosa, sui suoi declini e sulle sue utopie dimenticate. Nel suo rapporto con l'anima, l'economia dà vita a un caleidoscopio di possibilità. E se nella teoria del denaro di Rudolf Steiner, nei progetti comunitari di Adriano Olivetti, nello straordinario successo della clinica del dottor Venkataswamy troviamo realizzato un talento economico che incarna una spiritualità più alta, persino la storia di Babbo Natale e la vita di Leopold Masoch non mancheranno di regalarci una loro morale... Un libro eccentrico e illuminante, che sembra progettato appositamente por smentire una delle sue promesse: "La più parte dei discorsi economici suscitano ormai soltanto noia".