L' economia del valore. La nuova sfida del capitalismo moderno
Alla luce del profondo solco scavato dall'ultima crisi finanziaria tra business ed etica, un uomo d'affari, Michael Griffiths, e un filosofo politico, John Lucas, riflettono sulle cause di quel divario e la conseguente perdita di fiducia nel sistema finanziario, e sollecitano un nuovo modo di pensare l'economia in termini di «creazione di valore».È necessario, sostengono gli autori, riuscire «a inculcare nella pratica dell'attività economica i principi etici di onestà , equità , trasparenza e responsabilità », elevandoli da semplici raccomandazioni «paternalistiche» cui si riserva un'adesione meramente formale a codici del DNA organizzativo e manageriale. Questa concezione trova la sua sintesi perfetta nell'originale concetto di «eccellenza gestionale», intesa come la «virtuosa capacità » di un imprenditore di creare «valore economico» e, nel contempo, di realizzare «giustizia economica», che resta il fine ultimo di ogni attività in tale ambito. Questo presuppone e comporta una più generale ridefinizione dell'economia come scienza morale, e dell'Uomo Economico come soggetto attento sia a massimizzare il profitto, sia ad apportare il proprio contributo sociale. La sfida lanciata da L'economia del valore è quella di concorrere non solo a ricreare la fiducia del mondo degli affari e del grande pubblico nell'affidabilità del sistema economico e finanziario in cui operano e nella prospettiva di una sua maggiore equità , ma anche a gettare le basi per un Nuovo Pensiero Economico, che conferisca maggiore enfasi e trasparenza, nella rendicontazione dei risultati dell'attività di qualsiasi impresa, sia privata (profit o no) sia pubblica, alla «creazione di valore», valutata sotto il profilo economico, sociale e ambientale.
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