Crisi, legittimazione, consenso

Consenso, crisi, legittimazione: tre concetti che percorrono, quasi con ossessiva ripetitività, la vicenda della storia politica contemporanea. Oggetto di infinite dispute (come non ricordare la diatriba sul consenso al fascismo?), queste tematiche sono ancora suscettibili di elaborazione, fornendo lo spunto a ricerche che si misurano con la complessità di una storiografia attenta sia all'analisi delle culture, sia a quella dei meccanismi istituzionali e delle forze politiche. Questo volume approfondisce tre momenti emblematici relativi a tali tematiche. Il primo momento è la cosiddetta "crisi di fine secolo", quando i sistemi politici europei si posero il problema della "tenuta del progresso" e della capacità del sistema costituzionale liberale di reggere all'urto dell'incombente società di massa. Il secondo momento è individuato nella crisi seguita alla conclusione della prima guerra mondiale: un terreno di studio ancora capace di riservare sorprese, soprattutto nell'indagine dei meccanismi, culturali e istituzionali, di 'tenuta' dei sistemi. Il terzo momento coincide con la conclusione della seconda guerra mondiale e con la 'ricostruzione' che ne segue, dominata dall'esplosione del 'benessere'. Proprio quest'ultimo fattore spingerà a ridefinire i concetti di consenso, crisi e legittimazione attraverso parametri nuovi e in un quadro assai mutato sul piano sia della stratificazione sociale sia della 'geopolitica'.