Bellezze in bicicletta

Il corso delle stagioni scandisce questo delizioso e divertente album di ricordi di una bambina, e poi di una ragazza, cresciuta nella campagna emiliana tra gli anni Cinquanta e Sessanta. La voce dell'autrice conduce il lettore dentro il suo microcosmo, raccontato con amore, ironia e un vero talento "fotografico". In quella società, ormai alle soglie del boom, ma con tratti ancora arcaici, a dominare era la famiglia patriarcale. Gli anziani venivano temuti e rispettati. Gli uomini avevano comunque l'ultima parola. I più piccoli erano comandati a bacchetta, pur godendo di una libertà oggi impensabile, grazie a un mondo meno pericoloso. Ma le vere protagoniste erano le donne, dalle più giovani alle formidabili 'reggiore'. Capaci di sobbarcarsi l'onere di un doppio, faticosissimo lavoro nei campi e a casa, non rinunciavano a far sentire la propria voce e, quando necessario, a protestare con forza. Il loro percorso in salita verso l'emancipazione diventerà un obiettivo per le figlie. Dalla bicicletta per raggiungere la scuola o recarsi in paese a far compere, al motorino con cui andare a zonzo, il passo è solo in apparenza breve: in realtà, nel mezzo c'è tutto un universo che cambia. Adele Grisendi sa delineare questo passaggio con semplicità, ma con grande efficacia, lasciando emergere la nostalgia nel rievocare quel che di buono si è perduto e rivivendo con partecipazione le prime, indimenticabili conquiste delle ragazze degli anni Sessanta: il collant, la minigonna, l'automobile, il lavoro in ufficio... "Bellezze in bicicletta" è un libro allegro, carico di ottimismo, capace di coinvolgere più generazioni: da chi ha vissutio quei tempi a chi ne ha soltanto sentito parlare dai genitori o dai nonni.