Spirito negro

Spirito negro

Francesco Maria Oriti sottomette la parola, alle sue esigenze, alla sua volontà, e non se ne vergogna - perché dovrebbe poi? - creando un rapporto molto simile a quello tra padrone/sottomesso, perché se in realtà il primo sembra dominare lo fa solo perché il secondo si sottomette, creando un vincolo circolare infinito. Ed è proprio così che sentiamo vive la poesia, un rapporto che per alcuni potrebbe essere tossico, ma che per altri è come respirare aria, perché le chiavi con cui interpretiamo la nostra necessità di vita non sono uguali per tutti e per alcuni passano per la scrittura di una poesia fatta su un pezzo di carta stracciato, non su un foglio di carta immacolata. La purezza del messaggio, del resto, non è data dal chiarore o dal pulito apparente, ma dalla verità che si cela anche nel luogo più oscuro.
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