Cinema e fascismo. Film, modelli, immaginari

Cinema e fascismo. Film, modelli, immaginari

Cinema 'sotto' il fascismo oppure 'durante' il fascismo o, magari, 'nonostante' il fascismo? Fu "consenso" o "dissimulazione onesta"? Il volume indaga il contraddittorio rapporto tra intellettuali, cineasti e fascismo nella fase 'matura' del regime, nei 'favolosi' anni trenta e poi nel periodo della crisi definitiva. Disegna una mappa del dibattito sul cinema anni trenta-quaranta e affronta con angolazioni inedite aspetti come quello delle riviste culturali, dei modelli sottesi dall'immaginario collettivo, dello stile e della messa in scena di autori-simbolo del film italiano come Blasetti. È un libro che dà voce ai protagonisti - anche con rare testimonianze di personaggi scomparsi - offrendo un esempio di commistione tra storia basata su fonti scritte o visive e storia orale. L'autore opera un montaggio immaginario di culture diverse, creando ponti e associazioni logiche tra Italia e America, tra Cinecittà e Hollywood, tra Roma e Mosca, e ribalta certi stereotipi acquisiti della cultura fascista o dell'Italia pre-neorealista. È insomma un viaggio nel fascismo nel segno del cinema, un viaggio che propone il bilancio di una ricerca durata tutta una vita. Con il contributo di Rosario Villari: "Una modernità sentimentale".
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