Società o barbarie. l risveglio della politica tra responsabilità e valori

Società o barbarie. l risveglio della politica tra responsabilità e valori

"La società non esiste." All'insegna di questo provocatorio slogan, firmato Margaret Thatcher, negli ultimi ingloriosi quarant'anni si è affermato un modello sociale in cui l'Economico ha completamente assoggettato il Politico. Eppure, nonostante la fuga del capitalismo verso la dimensione finanziaria, la diffusione di un individualismo cinico e possessivo, il discredito nei confronti di tutto ciò che è "pubblico" e lo svilimento della politica democratica a "caporalato del consenso" (e ad ascensore sociale per tanti spregiudicati imprenditori di se stessi), la società esiste, eccome. E il sonno della politica ha generato mostri, dalle sembianze ormai familiari. Pierfranco Pellizzetti indaga le origini storiche, i risvolti socioeconomici e le tecniche propagandistiche di questo sistema, ormai vittima delle sue profonde contraddizioni. Disuguaglianze, recessione, disoccupazione e disgregazione sociale; il sogno, trasformatosi in incubo, di un'Europa unita ormai soltanto dall'ideologia liberista; la grave crisi di rappresentanza che affligge le liberaldemocrazie di fronte allo strapotere della finanza: tutto sembra realizzare l'antica profezia di Hobbes, secondo cui, senza politica, la nostra vita diventerebbe "più brutale, più breve e più grama". "Rifare società", restituendo autonomia alla politica e avvicinandola ai cittadini, non è solo un auspicio: è una necessità urgente, se l'Occidente vuole sfuggire a un destino di caos sistemico e di restaurazione oligarchica.
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