Le pietre verbali

Le pietre verbali: Milano, 1966. Berto, professore di liceo, capisce come tra lui e gli studenti si frapponga l'enorme macigno di parole nuove, un gergo incomprensibile che non consente il dialogo fra le generazioni. Donatella, la sua figlia giovane e brillante, vive intensamente discussioni politiche e passioni con uno sguardo irriverente rispetto al mondo dei genitori. Marta, docente dell'università di Pavia, assiste alla trasformazione delle parole di libertà del movimento di contestazione in slogan e parole d'ordine freddi e tetri. Tre punti di vista per questo affresco di un'epoca di grandi scontri e turbamenti, abitato da numerose citazioni e riferimenti alla letteratura, la musica. A tratti lirico, a tratti realista.