Centri benessere

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Stress e frenesia sono due elementi che caratterizzano la nostra quotidianità da così tanto tempo che nemmeno ci ricordiamo l'ultimo giorno di relax che abbiamo trascorso in tranquillità senza preoccuparci delle mille vorticose attività che caratterizzano il nostro aberrante presente. Nel nostro incedere temporale, veloce e disattento, tanti sono i frammenti di vita che ci sfuggono, che non consideriamo nel giusto modo, che perdiamo irrecuperabilmente. Le nostre società hanno intrapreso un cammino attraverso il quale si è progressivamente compresso, alterato, l'uso dei nostri cinque sensi, ostacolando in questo modo l'esperienza del sé, la percezione del proprio corpo e della propria anima. Il nostro contemporaneo sistema vitale ha la necessità di riappropriarsi del mondo delle sensazioni per ritrovare il naturale equilibrio che ci permette di affrontare le sfide quotidiane. I centri benessere sono i luoghi preferiti per evadere dall'anomala ritmicità quotidiana e incarnano il desiderio dell'uomo metropolitano di staccarsi dal generalizzato imperante malessere che caratterizza molti momenti vitali. Centri termali ed estetici, beauty farm, palestre si stanno sviluppando sempre di più, modificando le loro strutture e il loro intento nel fornire all'utente un'esperienza di benessere a 360 gradi. Il trend per la definizione di questi luoghi è quello della costruzione, più o meno reale, di oasi di pace, di bellezza, capaci di offrire all'assetato visitatore/utilizzatore 'mondi altri' attraverso i quali riscoprire sensazioni, emozioni, all'interno dei quali potersi ricongiungere con le dimensioni della profonda interiorità. Il nuovo spazio legato al benessere parte dal principio che l'uomo non è soltanto un corpo fisico, una macchina da tenere in funzione, ma un'entità complessa ed esigente che va curata, coccolata e accarezzata in ogni sua parte. Nei moderni centri benessere l'attenzione è diretta alla cura globale del corpo e si assiste allo sviluppo di una serie di tecniche alternative alla ginnastica tradizionale, dove il corpo diviene sorgente di piacere non più fisico ma psicofisico. Il concetto di benessere sta conoscendo una significativa evoluzione: non è più associabile a una smagliante forma fisica, ma è qualcosa di più complesso che investe la totalità dell'individuo, sia nel suo aspetto esteriore che in quello interiore. I contemporanei luoghi del benessere delle 'business city' trovano fertile humus nella cultura orientale 'tout court', la quale ci insegna che ogni disturbo o disagio fisico non è altro che il riflesso di una disomogeneità dell'equilibrio globale corpo-mente. Wellness significa permettere alla mente di percepire ogni palpito del proprio corpo, ogni più piccola variazione esterna, ogni reazione della propria pelle; significa abbandonarsi totalmente all'ambiente e all'emozionalità senza paure o preconcetti, affrontare la nudità del proprio corpo e della propria anima per riprendere coscienza di ciò che siamo, trascurare ogni barriera razionale per ossigenare la mente e allontanare lo stress, per rigenerarsi, per recuperare il sé in un mondo che corre e che contamina. Soltanto un luogo attentamente curato dal punto di vista segnico può riportare a questo stato di libertà globale e di bellezza. Sfogliando le pagine di questo volume è significativo riconoscere diversità linguistiche e comunicative, formali e compositive, e soprattutto scoprire un comune denominatore dato dalla volontà dei progettisti di creare spazi di eccellenza per la celebrazione di ritrovabili emozioni. Wellness significa permettere alla mente di percepire ogni palpito del proprio corpo, ogni più piccola variazione esterna, ogni reazione della propria pelle; significa abbandonarsi totalmente all¿ambiente e all¿emozionalità senza paure o preconcetti, affrontare la nudità del proprio corpo e della propria anima per riprendere coscienza di ciò che siamo, trascurare ogni barriera razionale per ossigenare la mente e allontanare lo stress, per rigenerarsi, per recuperare il sé in un mondo che corre e che contamina. Soltanto un luogo attentamente curato dal punto di vista segnico può riportare a questo stato di libertà globale e di bellezza. Sfogliando le pagine di questo volume è significativo riconoscere diversità linguistiche e comunicative, formali e compositive, e soprattutto scoprire un comune denominatore dato dalla volontà dei progettisti di creare spazi di eccellenza per la celebrazione di ritrovabili emozioni.
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