Non sparate al giornalista. Analisi di una professione cardine per la democrazia e su come e dove bisognerebbe studiarla

Non sparate al giornalista. Analisi di una professione cardine per la democrazia e su come e dove bisognerebbe studiarla

Chi si incolperà per non aver difeso i cittadini dalle fake news? A chi si imputerà la colpa di non aver rivelato i grandi poteri economici che invadendo i telefonini, i social, i canali televisivi con delle menzogne hanno persuaso a votare questo piuttosto che quell’altro schieramento politico? Ovvio, si punterà l’indice contro i giornalisti. Quegli stessi professionisti che a cadenza temporale qualcuno si mette in testa che debbano essere aboliti perché non necessari se non addirittura dannosi. Il giornalista ha un ruolo fondamentale per una democrazia. Deve conoscere leggi e regole. Deve applicarle senza deroghe. Deve saper capire quello che accade e spiegarlo a chi non ne ha le capacità. Deve difendere la collettività diffondendo la verità che è tenuto a ricercare per legge. Internet, i social, la disintermediazione in genere hanno messo in dubbio questo ruolo che forse mai come in questi tempi è necessario. Non sparate al giornalista fa un’analisi attenta della situazione del giornalismo in Italia e spiega dove, come e cosa i giornalisti dovrebbero apprendere per svolgere al meglio il loro ruolo di guardiani e garanti della democrazia. Prefazione di Mario Morcellini
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