Petrolio in paradiso

Una giovane antropologa viene aggregata alla squadra della Sartilo, società italiana specializzata in prospezioni petrolifere, per una spedizione in Ecuador. Il ruolo che dovrà svolgere sarà - le dicono - quello di "mediatrice culturale" con gli indios locali. In realtà nessuno, men che meno la bella e rampante manager che guida la spedizione, si aspetta di incontrare "indigeni" in quella remota porzione di foresta pluviale. Né si aspetta di scoprire che proprio quei luoghi ai piedi del vulcano Tristeza, coperti da una vegetazione lussureggiante e in cui risuonano i mille richiami degli animali selvaggi, siano una riserva naturale protetta. Quando una delegazione di indios si presenta all'accampamento della Sartilo per chiedere spiegazioni, ai bianchi viene naturale rispondere che la loro è una missione scientifica. Male che vada, basterà offrire ai "selvaggi" una cospicua somma di denaro, in cambio della distruzione del loro habitat. Dopo tutto, è questo il prezzo del progresso. Peccato che i "selvaggi" non la pensino così..."Petrolio in paradiso" è prima di tutto un thriller ecologico che parla di cose vere e attuali: lo sfruttamento dell'ambiente e la nascita dei movimenti dei nativi - forse il fatto politico più saliente degli ultimi anni. Ma è anche una storia bellissima, un crescendo drammatico in cui le presenze degli uomini si fanno sempre più esili e dove alla fine risuonano solo le voci ancestrali, impenetrabili della foresta, il respiro profondo della Terra ferita.