Le frontiere del sud. Culture e lingue a contatto

Le frontiere del sud. Culture e lingue a contatto

Polo negativo rispetto a un settentrione moderno e ricco, il Sud è sempre stato immaginato come una terra sofferente, ai confini della civiltà e pertanto da conquistare e redimere. Eppure, per la sua posizione strategica, la penisola italiana costituisce una frontiera aperta ai recenti flussi migratori e soprattutto il Sud si ritrova suo malgrado ad essere il centro di una complessa rete di scambi umani in cui convergono altri Sud, addirittura più disperati. Così l'immaginario collettivo tradizionale del Sud risulta superato: la certezza dell'inferiorità meridionale, l'evidenza della sua insanabile arretratezza vengono ora messe in discussione in questa prospettiva globale, in cui le tradizionali frontiere si infrangono e il Sud può apparire Nord a chi proviene dal Sud del Sud. Così lo stereotipo del Sud immobile comincia a vacillare, va alla deriva e rischia di sciogliersi in un vortice postmoderno di voci e visioni. Sta per nascere, o forse è già nato, un altro Sud, un Sud mobile e cangiante, dal profilo ancora incerto e sfuggente, ma per questo non meno affascinante e degno di essere esplorato nelle sue espressioni letterarie, cinematografiche e linguistiche contemporanee.
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