Dal '68 ai no-global. Trent'anni di movimento

Cos'è il movimento no-global? Che obiettivi ha, che progetti, cosa unifica le proteste e le contestazioni che scuotono tutto il mondo occidentale? Perchè i no-global rifiutano la vecchia politica? Ci sono punti di contatto con l'ultimo grande movimento di massa, il mitico '68? Un giornalista cinquantenne - che è stato sessantottino e oggi segue il nuovo movimento - dopo essere stato a Genova e a Porto Alegre racconta quello che ha visto, e prova a ricostruire la storia di questo movimento, rileggendola in parallelo con la storia del '68. Nell'anima dei no-global individua una caratteristica speciale, che nessun movimento politico ha mai avuto: il popolo di Genova, di Seattle e di Porto Alegre non vuole il potere. Non vuole strutturarsi secondo i canoni della politica tradizionale, non distingue più tra mezzi e fini. Eppure non si fa rinchiudere nel limbo dell'Utopia: è concreto, chiede vittorie globali, chiede regole che governino lo sviluppo, chiede il rispetto dei diritti naturali di tutti gli uomini. E in questa sua battaglia di capovolgimento del sistema liberista e dei suoi valori, è sostenuto da un potentissimo apparato intellettuale e da una formidabile capacità di pensiero e di analisi politica. Come farà la vecchia sinistra a sopravvivere se non capirà che già una nuova sinistra è nata?