Un libro, un cane e una bottiglia di latte

Un libro, un cane e una bottiglia di latte

Racconto testimonianza. L'autore racconta la propria esperienza di giovane emarginato dalle leggi razziali, la propria fuga dalle persecuzioni, attraverso semplici azioni di vita quotidiana e risvolti psicologici. E un racconto limpido e sereno, in cui l'autore auspica l'avvento di un mondo in cui sia sempre possibile manifestare, al di là e al di sopra di ogni distinzione etnica, razziale, politica e religiosa, le proprie idee e convinzioni, il proprio modo di essere e di pensare. Il momento storico, la guerra, le persecuzioni sono uno sfondo che emerge più evidente che mai in una narrazione in cui i protagonisti non sono gli eventi storici stessi, ma i risvolti psicologici di un giovane che si sente per la prima volta "diverso" e non capisce perché. In copertina un quadro di Luciano Chinese, "I sassi di Dover". Il sasso è un simbolo importante per gli ebrei, segno di una terra promessa. Dover è un luogo importante per la storia della liberazione e questo quadro, testimonianza di una terra della memoria, si addice molto bene a quest'opera, come segno di ricordo e di speranza.
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