Le orme invisibili

Le orme invisibili

Publio e Caio sono amici d'infanzia. Il primo appartiene all'illustre famiglia degli Scipioni, l'altro è figlio di un modesto mercante di stoffe fenicio. Con lo scoppio della seconda guerra punica i due si trovano a combattere su fronti opposti: Publio a fianco del padre, Caio come spia al servizio di Cartagine. Annibale, sconfitte le legioni romane in quattro grandi battaglie, marcia su Roma deciso a distruggerla per sempre. La folla corre per le strade gridando in preda al panico: 'Hannibal ad portas! Hannibal ad portas!' Nella città si verificano strani prodigi: conigli che corrono con la testa mozzata, statue che piangono, scudi che trasudano sangue, e come se non bastasse, una giovane votata al culto della dea Vesta scompare misteriosamente. Quando Caio scopre che la giovane è la piccola vestale che anni addietro l'aveva salvato dalla prigione e che ora il gran sacerdote Melqartazar vuole sacrificare al dio Baal, la parte romana che vive in lui prende il sopravvento sulle sue lontane origini fenicie e con l'aiuto di Publio studia un piano per salvare la giovane dalle fiamme e la città dalla distruzione. Dopo "Le colline perdute", il vecchio professore rivela al giovane incontrato per caso a piazza Navona un nuovo evento storico di cui nessuno ha mai sentito parlare.
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