Suger, abate di Saint Denis

Suger, abate di Saint Denis

Suger, abate dal 1122 al 1151 dell'antica abbazia parigina di Saint-Denis, fu uomo di Chiesa e di governo. L'aspirazione alla bellezza e al fasto dei luoghi sacri, l'uso dell'arte e dell'architettura in servizio della gloria di Dio sono stati la sua vera passione. Fedele discepolo di quel Dionigi al quale era intitolata l'abbazia, egli ritiene che la luce presente nel mondo sia guida e ascesa al divino come le materie che la possiedono: l'oro, le gemme, le vetrate, così come le dimensioni della costruzione. Suger ci ha lasciato un prezioso documento sull'opera di ricostruzione di Saint-Denis, e Erwin Panofsky, profondamente sensibile all'arte di quel periodo (come testimonia il suo capitale testo "Architettura gotica e filosofia scolastica"), lo tradusse e curò insieme alla moglie Gerda (Abbot Suger on the Abbey Church of St. Denis and Its Art Treasures, 1945) quando insegnava alla Princeton University. Il testo che qui presentiamo è il magistrale saggio che accompagnò e introdusse quell'edizione, corredato dalle immagini della grandiosa abbazia. «Si rese conto Suger che chiamando, come egli fece, artisti “da tutte le parti del regno” veniva a inaugurare nell’Île de France, fino allora rimasta relativamente chiusa, quella grande sintesi selettiva di tutti gli stili regionali della Francia che noi chiamiamo gotico? Ebbe il sospetto che il rosone nella facciata occidentale di Saint-Denis (per quel che ne sappiamo, la prima apparizione di tale motivo in questo punto dell’edificio) era una delle grandi innovazioni della storia architettonica, destinata a stimolare l’inventività di innumerevoli maestri giù giù fino a Bernard de Soissons e Hugues Libergier? Sapeva, o sentiva, che il suo istintivo entusiasmo per la metafisica della luce dello Pseudo-Areopagita e di Giovanni Scoto lo portava nell’ambito di un movimento intellettuale che doveva sboccare da un lato nelle teorie protoscientifiche di Roberto Grossatesta e Ruggero Bacone e dall’altro in quella sorta di platonismo cristiano che va da Guglielmo d’Alvernia, Enrico di Gand, Ulrico di Strasburgo fino a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola?».
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Il vaso di Pandora. I mutamenti di un simbolo
Il vaso di Pandora. I mutamenti di un si...

Dora Panofsky, Erwin Panofsky
Il significato nelle arti visive
Il significato nelle arti visive

Enrico Castelnuovo, R. Federici, Marco Ghelardi, Renzo Federici, Erwin Panofsky
Studi di iconologia
Studi di iconologia

Erwin Panofsky, Renato Pedio, Giovanni Previtali
La scultura funeraria dall'antico Egitto a Bernini
La scultura funeraria dall'antico Egitto...

Erwin Panofsky, T. Macho, P. Conte
Il significato delle arti visive
Il significato delle arti visive

Erwin Panofsky, Renzo Federici
Saturno e la melanconia
Saturno e la melanconia

Fritz Saxl, Erwin Panofsky, Raymond Klibansky
Prospettiva come «forma simbolica» e altri scritti (La)
Prospettiva come «forma simbolica» e a...

Erwin Panofsky, Enrico Filippini, Guido . Neri, G. D. Neri
Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale
Rinascimento e rinascenze nell'arte occi...

G. Paulsson, Erwin Panofsky, M. Taddei
Il vaso di Pandora. I mutamenti di un simbolo
Il vaso di Pandora. I mutamenti di un si...

Panofsky Erwin, Panofsky Dora
Il vaso di Pandora. I mutamenti di un simbolo
Il vaso di Pandora. I mutamenti di un si...

Dora Panofsky, Erwin Panofsky