La tirannide dell'io. Scrivere il passato in prima persona

La tirannide dell'io. Scrivere il passato in prima persona

Fin dall'antichità gli storici hanno scritto in terza persona. Oggi è nato un nuovo genere storiografico che lascia spazio alla soggettività dell'autore. Un genere che innesta l'autobiografia nella scrittura del passato, come se la storia non potesse essere raccontata e interpretata senza mettere a nudo l'interiorità non soltanto di coloro che la fanno ma anche, e soprattutto, di coloro che la scrivono. Gli storici raccontano la loro indagine e mettono in scena le emozioni che essa suscita in loro. Incontrano così i romanzieri che, sempre più attratti dal reale, costruiscono le loro narrazioni come inchieste basate su ricerche d'archivio (basti pensare ad autori come W.G. Sebald, Emmanuel Carrère, Javier Cercas o Daniel Mendelsohn). All'origine di questa nuova storiografia soggettivista c'è un mondo sociale fondato su una condotta di vita e una percezione del tempo individuali. La famiglia, gli antenati e i fantasmi del passato diventano il luogo privilegiato della memoria e dell'indagine storica. Non una storiografia 'neoliberale', ma certo una storiografia dell'età neoliberale.
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Dettagli Libro

  • Titolo: La tirannide dell'io. Scrivere il passato in prima persona
  • Autore: Enzo Traverso
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  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Laterza
  • Collana: Tempi nuovi
  • Data di Pubblicazione: 2022
  • Pagine: 192
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788858142882
  • Società - Politica

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